Cari colleghi, questa settimana ci occuperemo delle linee guida relative alla diagnosi e gestione clinica della filariosi felina, secondo quanto recentemente pubblicato dalla ESDA (European Society of Dirofilariosis and Angiostrongylosis). In allegato potete scaricare il documento integrale, liberamente accessibile sul sito ufficiale, nel quale vengono forniti utili aggiornamenti riguardo questa parassitosi un po' trascurata e soprattutto difficile da diagnosticare.
Per quel che è di nostro specifico interesse, ovvero la diagnostica di laboratorio, si sottolineano i seguenti aspetti da considerare attentamente:
1) I test antigenici canini possono essere utilizzati anche per il gatto, trattandosi di ricercare gli stessi antigeni parassitari. Tuttavia, dato che le cariche parassitarie nei gatti sono solitamente molto basse e spesso i parassiti non giungono a maturazione completa, è frequente ottenere risultati falsamente negativi. Inoltre si ritiene che i gatti presentino spesso complessi antigene-anticorpo che mascherino la rilevazione dei primi al test. Pertanto i test antigenici canini sono da considerarsi altamente specifici in caso di risultato positivo, ma anche molto poco sensibili. Un pretrattamento del siero a 103° C per 10 minuti è secondo alcuni autori consigliabile per aumentare la sensibilità del test: con il riscaldamento si tenderebbero infatti a liberare gli antigeni dai complessi antigeni anticorpi.
2) I test anticorpali rilevano invece le immunoglobuline dirette specificatamente contro le filarie adulte o in via di sviluppo, e sono caratterizzate da sensibilità diagnostica buona ma specificità non ottimale, potendo dare dei risultati falsamente positivi (probabilmente per cross-reattività con altri parassiti).
3) Ricerca di microfilarie con test di Knott: la microfilariemia nel gatto è un evento alquanto raro e solitamente è riconducibile a occasionali infestazioni cutanee/sottocutanee causate da Dirofilaria (Noctiella) repens (vedi figura sopra). Dato che difficilmente la Dirofilaria immitis raggiunge una maturazione sessuale nel gatto e che le infezioni sono pauci-parassitarie, è molto improbabile avere almeno due adulti di entrambi i sessi nello stesso paziente, tale da poter produrre microfilarie rilevabili nel circolo periferico. Se tuttavia queste vengono individuate mediante il test di Knott, allora la diagnosi di dirofilariosi cardiopolmonare è certa al 100%.
Dato che per i motivi sopra esposti, nessuno di questi esami ha una accuratezza diagnostica ottimale, per avere la massima possibilità di individuare l'infestazione è consigliabile eseguirli tutti contemporaneamente in un paziente con sospetto clinico.
Walter Bertazzolo & Luigi Venco