Aggiornamento sul melanoma del cavo orale nel cane

Il nostro consulente in oncologia chirurgica, prof. Paolo Buracco, ha redatto un approfondito documento relativo al melanoma del cane. Per chi volesse approndire l’argomento, in allegato è disponibile un PDF liberamente scaricabile, che approfondisce diversi aspetti diagnostici e terapeutici relativi a questa importante neoplasia. Diamo qui soltanto alcuni spunti interessanti.

Caro Paolo, perché il melanoma orale nel cane è così clinicamente rilevante?

PB: Il melanoma maligno (MM) è il più frequente tra i tumori orali del cane (30-40% delle neoplasie della bocca). Il MM orale è localmente molto aggressivo, con crescita rapida e coinvolgimento dell’osso sottostante (mandibola o mascella) nel 57% dei casi. Il tasso metastatico è elevato (oltre 80%).

Quali sono le presentazioni cliniche più comuni?

PB: il MM può presentarsi in numerose forme (sessile per lo più, talora peduncolata) ed essere variamente pigmentato. I segni clinici possono essere molto variabili, dalle forme asintomatiche, a quelle caratterizzate da perdita dei denti, modificazione del profilo facciale, scialorrea/anoressia, esoftalmo, epistassi, ecc..

Quali sono gli step diagnostici fondamentali?

PB: innanzitutto le biopsie (citologiche ed istologiche) con eventuale immuno-istochimica; quindi la stadiazione clinica completa con diagnostica per immagini e campionamento dei linfonodi regionali. L’esame istologico è indispensabile anche per la valutazione dei margini di escissione chirurgica, e per fornire al clinico parametri utili per formulare una prognosi.

Trattandosi di una neoplasia molto aggressiva, abbiamo a disposizione armi terapeutiche efficaci?

Le opzioni terapeutiche hanno lo scopo del controllo locale della neoplasia (chirurgia e/o radioterapia), e il controllo della malattia metastatica con presidi adiuvanti quali chemioterapia e terapia immunologica. Quest’ultima modalità, sebbene ancora in fase di studio e sperimentazione, ha mostrato, quando applicabile, risultati incoraggianti con tempi di sopravvivenza superiori alla combinazione di chirurgia e radioterapia.

Buona lettura e buon approfondimento.

Paolo Buracco & Walter Bertazzolo