Scopriamo i segreti dell'emocromo MyLav - Parte 8^

Incominceremo oggi ad analizzare la parte del nostro emogramma relativa alle piastrine. So che il termine "stima piastrinica adeguata" e "stima piastrinica inadeguata" genera ancora un po' di confusione in molti colleghi. Vediamo di spiagare come interpretare numeri e commento:

 

Come potete notare nell'immagine sopra, estratta da un nostro emogramma, la prima cosa che dobbiamo valutare è il numero di piastrine a sinistra. Questo è il risultato della conta automatica dello strumento. Tuttavia in alcune situazioni (non così rare per la verità), per effetto della tendenza alla spontanea aggregazione piastrinica, questa conta automatica può risultare errata o meglio inaccurata. Da ciò l'importanza di valutare al microscopio uno striscio ematico preparato a fresco, nel quale fare la cosiddetta "stima piastrinica". In parole povere, l'operatore valuterà la quantità di aggregati e di piastrine al fine di stabilire "ad occhio", se il numero presente nello striscio è inferiore al normale (stima INADEGUATA), è normale (stima ADEGUATA) o se addirittura è superiore al fisiologico (stima AUMENTATA). In questa maniera abbiamo la possibilità di fare una doppia valutazione della concentrazione piastrinica: la conta automatica sarà sicuramente più accurata e quindi più affidabile qualora non ci siano fenomeni di aggregazione piastrinica, mentre la valutazione al microscopio, sicuramente più grossolana, potrà però essere sfruttata per confermare il dato strumentale oppure per smentirlo (in caso di aggregazione piastrinica). L'esempio classico è l'emogramma con una conta piastrinica bassa ma con una stima adeguata per la presenza di numerosi aggregati: questo paziente NON è da considerarsi trombocitopenico.

Lo strumento utilizzato nel nostro laboratorio (ADVIA 2120) risente molto meno invece della presenza di macropiastrine, che possono venir contate scorrettamente con la maggior parte delle altre contaglobuli, con le quali vengono facilmente scambiate per eritrociti. Anche in questo caso però la valutazione della stima piastrinica ci può venire in aiuto per confermare o smentire una eventuale trombocitopenia emersa nella conta automatica.

Nella prossima puntata cercherò di spiegarvi (cosa non semplicissima) il significato degli indici piastrinici misurati dall'ADVIA 2120.

Walter Bertazzolo