Il campionamento dei linfonodi mandibolari: istruzioni per l'uso

Cari colleghi, uno degli errori che vengono più comunemente effettuati da clinici è il campionamento dei linfonodi mandibolari. Per due motivi principali:

1) Spesso il clinico percepisce un apparente aumento di volume dei linfonodi di questa regione ma il materiale prelevato risulta invece essere epitelio ghiandolare salivare. Le due strutture anatomiche sono molto vicine e simili tra loro, per cui è facile scambiare una ghiandola salivare particolarmente ben palpabile per una linfadenomegalia localizzata.

2) Il secondo errore è estremamente comune allorché un paziente presenta linfadenomegalia generalizzata e l'unico linfonodo campionato dal clinico è proprio il mandibolare. Questi lnfonodi possono presentare infatti delle forme di linfadenomegalia reattiva molto intense o atipiche, in grado di mimare un linfoma all'esame citologico, creando pertanto dei seri problemi interpretativi.

Per cui in ogni caso di linfadenomegalia generalizzata, i linfonodi di questa regione andrebbero evitati o comunque prelevare campioni anche dagli altri linfonodi esplorabili.

E' ovvio che se l'unico linfonodo megalico dovesse essere proprio un mandibolare (come nel caso del linfoma T a basso grado delle foto a fianco), non possiamo esimerci dal campionarlo mediante ago-aspirazione.

Walter Bertazzolo

 

 

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