Il campionamento in microbiologia - 2^ parte

Cari colleghi, vi diamo alcuni consigli relativi alle metodiche di corretto campionamento per eseguire un esame microbiologico da lesioni cutanee nel cane e nel gatto.

Ferite/lesioni cutanee: rasare e disinfettare sempre adeguatamente la zona da campionare. Procedere al prelievo mediante tampone con terreno di trasporto, avendo la massima accortezza di toccare solo le aree lesionate; si evitera’ cosi’ di campionare anche la flora commensale normalmente presente sulla cute. Se la lesione consta di cisti/pustole/vescicole, utilizzare una siringa per prelevare sterilmente il liquido all’interno. In caso di curettage chirurgico, prelevare una porzione di tessuto al limite tra la lesione ed il tessuto sano.

Ascessi: se possibile inviare una porzione bioptica della parete, altrimenti eseguire un tampone profondo che raggiunga la parete interna dell’ascesso. E’ lì che i batteri sono vivi ed in attiva replicazione. Viceversa il pus da solo potrebbe risultare negativo poiché contenente solo batteri morti o inibiti.

 

Come per qualsiasi altro esame microbiologico, il prelievo deve essere fatto prima dell’inizio della terapia antibiotica. In caso questo non sia possibile, è importante segnalare al laboratorio che principio attivo state usando e da quanto tempo avete iniziato la terapia.

 

 

 

 

Di seguito un elenco dei batteri patogeni piu’ frequentemente isolati nella cute del cane e del gatto:

  • Staphylococcus pseudintermedius
  • Staphylococcus aureus
  • Staphylococcus spp. coagulasi negativi (CNS)
  • Staphylococcus schleiferi
  • Enterobatteri (soprattutto E.coli, Proteus spp.)
  • Pseudomonas aeruginosa
  • Streptococcus/ Enterococcus spp.
  • Actinomyces spp./ Nocardia spp.
  • Clostridium spp. (soprattutto C. perfringens)

Buon campionamento a tutti! 

Marta Medardo

 

 

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