In questo nuovo Blog di aggiornamento, ci occuperemo di una branca della citologia ancora poco conosciuta, quella che gli autori anglosassoni chiamano “dry-mount fecal cytology”, e lo faremo con il nostro consulente per la gastroenterologia Enrico Bottero.
1) Innanzi tutto, cosa si intende con citologia fecale a secco e che differenza c’è con l’esame delle feci che siamo abituati a fare di routine?
E. B.: La citologia fecale è una metodica accessoria e non sostitutiva dell’esame delle feci. Si propone di indagare la popolazione batterica fecale e la cellularità ad essa associata
Figura 1: esempio di striscio fecale asciugato e colorato con metodi rapidi per citologia. Si osservano numerosi batteri polimorfi e un neutrofilo in fagocitosi batterica, indicativo di infiammazione attiva.
2) In pratica, come prepari i campioni? Come si devono conservare e colorare?
E.B.: Il materiale viene prelevato tramite un tampone da citologia a manico lungo, con un cotton fioc o un citobrush; questi strumenti vengono inseriti nell’ampolla rettale e lì fatti rotolare sulla mucosa. Il materiale raccolto viene poi allestito mediante rotolamento o spatolamento su di un vetrino porta-oggetto e poi colorato mediante colorazioni rapide tipo Romanowsky.
3) Quali sono le informazioni cliniche che puoi ricavare da questo tipo di esame?
E.B.: In corso di diarrea è possibile evidenziare cellule infiammatorie come neutrofili o eosinofili che aiutano a classificare il processo patologico in atto e a decidere l’approccio terapeutico ( come l’utilizzo o meno degli antibiotici). In corso di diarrea cronica è possibile individuare, o quantomeno sospettare, la presenza di rari agenti eziologici (es. Prototheca, Criptococcus) o cellule infiammatorie per definire quali ulteriori esami proporre.
Figura 2: striscio fecale in cui si osservano granulociti neutrofili con tendenza alla cariolisi e con segni di fagocitosi batterica. Oltre a batteri di fondo, si osservano alcuni microrganismi più voluminosi ovali dotati di capsula incolore, riferibili a Prothoteca.
4) Quando ricorri a questa indagine? Sempre o in casi selezionati?
E.B.: Utilizzo la citologia fecale in tutti i pazienti che manifestano diarrea acuta e cronica, soprattutto in ragione del basso costo e della rapidità del risultato.
Grazie Enrico per la tua preziosa collaborazione