Quale significato dare ai monitoraggi terapeutici degli anticonvulsivanti?

Il monitoraggio terapeutico dei cani e dei gatti affetti da epilessia idiopatica e sottoposti a trattamenti con farmaci antiepilettici (es. fenobarbitale e bromuro, quest’ultimo solo nella specie canina) è parte integrante del controllo periodico che questi pazienti devono affrontare.

Il clinico, una volta iniziata la terapia, deve periodicamente verificare la concentrazione ematica di questi principi attivi. Come ben sapete, il laboratorio riporta i range terapeutici che, tuttavia, dovrebbero essere consideraticome puramente indicativi. La terapia dovrebbe venir "aggiustata" tenendo conto sia della concentrazione ematica del farmaco utilizzato, che della risposta clinica. Non è possibile decidere se mantenere, ridurre o incrementare il dosaggio di un farmaco sulla base della sola concentrazione ematica. Infatti, questo dato deve essere letto in congiunzione con altri parametri, quali il controllo delle crisi e gli eventuali effetti collaterali presenti.

Facciamo degli esempi pratici: un paziente potrebbe infatti avere un apparente dosaggio insufficiente (concentrazione di principio attivo inferiore ai limiti indicati come riferimento), ma se la sintomatologia è ben controllata, non è necessario aumentare la dose di somministrazione. Al contrario, potrebbe verificarsi una situazione in cui la sintomatologia è ben controllata e la concentrazione di principio attivo appare troppo elevata; in questo caso potrebbe essere invece consigliabile diminuire la dose di somministrazione al fine di ridurre possibili effetti collaterali e/o prevenire una tossicità epatica.

Allo stesso modo, la decisione sull’uso combinato di due farmaci deve essere il frutto di considerazioni che tengano conto delle condizioni cliniche del paziente, del controllo delle crisi e degli effetti collaterali presenti. In questi casi, può essere utile affidarsi all’esperienza di uno specialista.

Per qualsiasi necessità il nostro team di esperti neurologi (dr. Baroni e Gernone, prof. Gandini) può consigliarvi qualora nutriate dei dubbi circa l'efficacia del trattamento in atto.

A titolo esemplificativo, vi allego un algoritmo (vedi immagine allegata sotto) creato dal prof. Gandini per Dechra che fornisce le linee guida per la gestione terapeutica con un fenobarbitale ad uso veterinario.

Lo staff di MyLav 

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